Benefici e Proprietà

Una delle risorse più antiche e preziose per l’uomo e per l’ambiente

La canapa (Cannabis, L. 1753) è una pianta a fiore, appartiene alla famiglia delle Cannabaceae, dette anche Cannabinacee, ordine delle Urticales. Le piante del genere cannabis sono conosciute da millenni ed utilizzate in passato soprattutto per le caratteristiche di resistenza della fibra per la produzione di tessuti e cordami. 

Tutte le piante del genere cannabis contengono in varie concentrazioni tra 400 e 750 diverse sostanze; di queste circa 40 sono cannabinoidi tra cui il tetraidrocannabinolo o THC e il cannabidiolo o CBD, sostanze attive presenti in medicinali autorizzati in Italia e all’esteroIl suo principale componente psicoattivo, il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), è concentrato soprattutto nelle infiorescenze delle piante femmina. Le preparazioni usate come cannabis ricreativa/collezionistica  sono le foglie e i fiori secchi (marijuana) I principi attivi della canapa (cannabinoidi) hanno interessanti proprietà farmacologiche che, fra mille difficoltà, sono attualmente oggetto di rivalutazione medica: esempio combattono nausea e vomito nelle chemioterapie antitumorali, stimolano l’appetito, riducono la spasticità muscolare, abbassano la pressione intraoculare, hanno azione analgesica, ecc.

Da alcuni anni si è scoperto che il nostro organismo produce sostanze simili ai cannabinoidi (“endocannabinoidi”), che agiscono su specifici recettori cellulari. La distribuzione di questi recettori nel sistema nervoso centrale e in altri organi spiega sia gli effetti psicoattivi che quelli più generali della canapa.

La canapa è considerata una delle colture più antiche della civiltà umana e il suo uso si perde nella notte dei tempi, è infatti da sempre impiegata nella medicina naturale.La cannabis dunque non è altro che una sostanza naturale è una delle risorse più antiche e preziose per l’uomo e per l’ambiente. La Cannabis non può essere concepita unicamente come veicolo per il THC. In essa si scoprono sempre nuovi composti dalle possibili attività farmacologiche o nutraceutiche. I fitocannabinoidi, le loro forme acide, i terpenoidi, sono tutte sostanze prive di effetti psicotropi e dal funzionamento spesso sinergico.  “Attenzione: la comprensione del Sistema Endocannabinoide potrebbe cambiare la tua vita!”I cannabinoidi hanno proprietà antiossidanti che proteggono dalle radiazioni ultraviolette foglie e infiorescenze – I cannabinoidi neutralizzano i radicali liberi nocivi generati dai raggi UV, proteggendo le cellule.

  •  fitocannabinoidi sono stati ampiamente utilizzati nel corso della storia per vari scopi terapeutici, in particolare analgesico.
  • Prove convincenti hanno dimostrato che i cannabinoidi riducono l’allodinia sia termica che meccanica, dimostrando il loro ruolo nel trattamento del dolore neuropatico.
  • Il principale mediatore dell’effetto antinocicettivo è il recettore CB1 dei cannabinoidi. Il beneficio del targeting diretto dei recettori CB1 è sostenuto dalla loro distribuzione anatomica nei centri di dolore del cervello

La cannabis è una pianta contenente il principio attivo Thc.

La differenza fra canapa e marijuana sta proprio nel grado di Thc.

La natura è davvero straordinaria, ci mette davanti a delle proprietà che possono aiutarci a vivere meglio…

Le proprietà benefiche della cannabis: antidolorifico, antinfiammatorio e antistress

Un ruolo importante nel mantenere il giusto equilibrio dell’organismo

Studi scientifici dimostrano chiaramente che gli endocannabinoidi svolgono un ruolo importante nel mantenere il giusto equilibrio dell’organismo. In particolar modo, in caso di malattia, il sistema endocannabinoide aiuta il corpo a sentire meno dolore, a controllare gli spasmi, a rilassarsi, ad affrontare i disagi causati da stress post traumatico, a regolare i ritmi sonno-veglia e a salvaguardare il sistema nervoso.

Studi scientifici hanno dimostrato che la Cannabis produce cannabinoidi, sostanze in grado di interagire con il sistema endocannabinoide dell’uomo. Questa interazione offre interessanti opportunità per il trattamento di malattie difficili e per lo sviluppo di nuovi farmaci. In altre parole, si è scoperto che il sistema endocannabinoide presenta un set di nuove potenziali “serrature” farmacologiche, che possono essere aperte o chiuse con l’aiuto di cannabinoidi naturali o sintetici.

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Attualmente, vari studi hanno dimostrato che le preparazioni naturali derivate dalla pianta di cannabis, in cui tutti i componenti estratti lavorano in sinergia fra loro, hanno un migliore effetto terapeutico rispetto alla singola assunzione del principio attivo. Il THC e il CBD sono i cannabinoidi ritenuti più importanti per la loro azione farmacologica e per i loro effetti terapeutici in numerose patologie, soprattutto nei disordini del movimento, nella spasticità correlata alla Sclerosi Multipla, nell’epilessia, nel dolore di tipo neuropatico ed emicranico.

Studi recenti hanno messo in evidenza il ruolo della Cannabis come neuroprotettivo (in caso di malattie degenerative o in caso di traumi), come stimolante dell’appetito, come antidolorifico, migliorativo dell’umore, antinfiammatorio e antistress. Queste proprietà benefiche della cannabis sono state riscontrate sia nella resina della pianta (particolarmente ricca di cannabinoidi), sia nell’olio ricavato dai semi, ricco di sostanze nutritive essenziali, come gli acidi grassi polinsaturi Omega 3 e Omega 6 e l’acido gamma linoleico.

Inoltre, nuove ricerche relative alla capacità dei cannabinoidi di stimolare il fenomeno dell’apoptosi nelle cellule tumorali (forma di morte cellulare programmata) stanno destando l’interesse di molti pazienti, medici, ricercatori e case farmaceutiche.

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